Impianto di T.M.B Buraccio
L’impianto di Buraccio (loc. Buraccio – Porto Azzurro) svolge attività di selezione meccanica, igienizzazione e produzione di C.S.S., di biostabilizzazione della Fose della Forsu, e di stazione di stoccaggio di rifiuti da raccolta differenziata.
L’impianto, inserito all’interno del Piano Industriale della società RetiAmbiente S.p.A. in qualità di affidataria in house providing del servizio di gestione dei rifiuti dell’Ambito Territoriale Toscana Costa, è parte di una filiera dedicata al recupero dei rifiuti urbani e simili, sia per quanto riguarda il rifiuto indifferenziato che per quello differenziato. Infatti sul comprensorio del Buraccio insistono un impianto di trattamento del rifiuto indifferenziato, un impianto di biostabilizzazione per il recupero della frazione organica da raccolta differenziata e per la stabilizzazione della frazione organica derivante dai processi meccanici, ed un centro di stoccaggio delle frazioni da raccolta differenziata. L’impianto ha una potenzialità massima autorizzata di 30.000 t/anno di rifiuti solidi urbani.
ATTIVITÀ SVOLTA
Presso l’impianto sito in loc. Buraccio sono svolte le seguenti operazioni:
Trattamento dei rifiuti urbani indifferenziati prodotti dal territorio
Tale attività, effettuata mediante l’impiego di un impianto di selezione meccanica, è finalizzata alla valorizzazione della frazione secca (sovvallo), al fine di produrre frazione combustibile recuperabile termicamente da avviare ad impianti terzi con operazione “R1 – utilizzazione principale come combustibile o altro mezzo per produrre energia”. La frazione secca, al fine di facilitarne il trasporto sui traghetti e ridurre il disagio odorigeno, è confezionata in balle presso filmate depositate presso un’area individuata dal gestore dell’impianto, in grado di garantire lo stoccaggio contemporaneo di 160 colli. Il sottovaglio generato dal processo, sottoposto ad un processo di biostabilizzazione (FOS), viene invece smaltito c/o discariche autorizzate con operazione “D1 – deposito sul o nel suolo”.
I materiali ferrosi, selezionati su entrambe le linee da separatori (calamite) posti in corrispondenza dei nastri trasportatori, vengono raccolti in cassoni ed anch’essi avviati a successivo impianto di recupero (R4).
Recupero della frazione organica ottenuta da raccolta differenziata
Il processo è svolto all’interno del capannone dedicato alla biostabilizzazione. Mediante la tecnica dei cumuli statici fermentati aerobicamente in celle dedicate, dalla frazione organica (FORSU) ottenuta dalla raccolta differenziata viene realizzato un prodotto riutilizzabile negli specifici campi di applicazione, quale l’Ammendante Compostato Misto. Il compost di qualità ottenuto al termine del processo rispetta le condizioni di cui all’art. 2 del D.Lgs. n.75 del 29/04/2010.
Stoccaggio dei rifiuti prodotti da raccolta differenziata
Il centro di stoccaggio, con funzione di stazione di trasferimento dei rifiuti, è finalizzato al raggruppamento per flussi omogenei delle frazioni della raccolta differenziata generati dai vari Comuni dell’isola d’Elba, preliminarmente all’invio ad idonei impianti di recupero. All’interno del sito è annessa anche una stazione di raccolta intercomunale.
Le attività sopra descritte sono autorizzate dalla Provincia di Livorno con A.I.A. Atto Dirigenziale n. 116 del 13/07/2011.
Piattaforma COREVE
Da aprile 2020, sulla base di quanto stabilito dall’accordo ANCI-CONAI, ESA S.p.A. ha sottoscritto una convenzione con il consorzio COREVE per l’attivazione di una piattaforma avente lo scopo di avviare a riciclo gli imballaggi in vetro derivanti dalla raccolta differenziata urbana. ESA attraverso questa scelta, oltre a garantire una riduzione degli oneri economici a carico della comunità, intende promuovere un sistema efficiente in chiave di sostenibilità ambientale, finalizzato alla riduzione delle quantità di rifiuti prodotti e ad un minor consumo di energia.